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PARKITHLON, il primo evento Triathlon per persone con Parkinson


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La Fondazione nasce nel 2014 a opera di LIMPE e ha come principale obiettivo il sostegno alla ricerca medico-scientifica, la formazione e la divulgazione di informazioni sulla malattia di Parkinson, i parkinsonismi, le distonie, le coree (inclusa la corea di Huntington), i tremori, le atassie, i restanti disturbi del movimento e le demenze. L’evento Parkithlon, organizzato dalla Fondazione, vede la partecipazione di oltre 100 partecipanti che si cimenteranno in varie discipline sportive, come il nuoto, ciclismo e corsa con un unico obiettivo: raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica e sensibilizzare le persone sulla questa malattia.

La Fondazione nasce nel 2014 a opera di LIMPE e ha come principale obiettivo il sostegno alla ricerca medico-scientifica, la formazione e la divulgazione di informazioni sulla malattia di Parkinson, i parkinsonismi, le distonie, le coree (inclusa la corea di Huntington), i tremori, le atassie, i restanti disturbi del movimento e le demenze. L’evento Parkithlon, organizzato dalla Fondazione, vede la partecipazione di oltre 100 partecipanti che si cimenteranno in varie discipline sportive, come il nuoto, ciclismo e corsa con un unico obiettivo: raccogliere fondi per sostenere la ricerca scientifica e sensibilizzare le persone sulla questa malattia.

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L’università degli studi di Perugia inaugura due corsi di laurea sulla sostenibilità ambientale


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L’università degli studi di Perugia ha scelto di aderire al progetto EDUNEXT, per contribuire nella formazione di nuove figure professionali nell’ambito della sostenibilità ambientale. EDUNEXT è un Digital Education Hub (DEH), cioè una rete di collaborazione che coinvolge 35 Università e 5 istituzioni AFAM italiane, supportate da 55 partner esterni tra istituzioni regionali, enti culturali, associazioni e imprese. Il DEH mira a potenziare la capacità del sistema di istruzione superiore italiano nel fornire una formazione di qualità accessibile a tutti attraverso gli strumenti digitali. L'iniziativa si propone di rispondere alle esigenze di innovazione e flessibilità temporale e logistica degli studenti, promuovendo inclusività e aumentando il numero di laureati in Italia. Per fare ciò, l’Unipg ha aperto per l’anno accademico 2025/2026 due corsi di laurea magistrale biennale. I due percorsi in questione sono “Economia e management dello sviluppo sostenibile” e “Ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili”. Il primo intende formare professionisti capaci di gestire e promuovere modelli economici innovativi e responsabili, con un approccio integrato alla sostenibilità nei contesti pubblici e privati. Infine, il secondo verterà sulla progettazione e ottimizzazione di materiali e processi produttivi che riducano l'impatto ambientale e ne favoriscano la transizione ecologica delle imprese e dei territori.

L’università degli studi di Perugia ha scelto di aderire al progetto EDUNEXT, per contribuire nella formazione di nuove figure professionali nell’ambito della sostenibilità ambientale. EDUNEXT è un Digital Education Hub (DEH), cioè una rete di collaborazione che coinvolge 35 Università e 5 istituzioni AFAM italiane, supportate da 55 partner esterni tra istituzioni regionali, enti culturali, associazioni e imprese. Il DEH mira a potenziare la capacità del sistema di istruzione superiore italiano nel fornire una formazione di qualità accessibile a tutti attraverso gli strumenti digitali. L'iniziativa si propone di rispondere alle esigenze di innovazione e flessibilità temporale e logistica degli studenti, promuovendo inclusività e aumentando il numero di laureati in Italia. Per fare ciò, l’Unipg ha aperto per l’anno accademico 2025/2026 due corsi di laurea magistrale biennale. I due percorsi in questione sono “Economia e management dello sviluppo sostenibile” e “Ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili”. Il primo intende formare professionisti capaci di gestire e promuovere modelli economici innovativi e responsabili, con un approccio integrato alla sostenibilità nei contesti pubblici e privati. Infine, il secondo verterà sulla progettazione e ottimizzazione di materiali e processi produttivi che riducano l'impatto ambientale e ne favoriscano la transizione ecologica delle imprese e dei territori.

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“Rispetto dell'ambiente e legalità sono le risorse del domani per la costruzione di una nuova felicità”


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Angelo Vassallo, detto il sindaco pescatore, guidò per anni il comune cilentano di Pollica con passione e coraggio. Fu un ex pescatore, il quale dedicò la sua vita alla tutela del mare e del paesaggio. Sotto la sua guida, Pollica divenne simbolo di sviluppo sostenibile e qualità della vita. A distanza di 15 anni dalla sua scomparsa la sua memoria e il suo impegno sono rimasti vivi. Tra le varie iniziative vi è quella creata dai figli: la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore per portare avanti i suoi ideali e il suo impegno nei confronti dell’ambiente. Infine, per onorare la sua memoria, oggi in tutta Italia si pianta un albero per continuare la sua battaglia.

Angelo Vassallo, detto il sindaco pescatore, guidò per anni il comune cilentano di Pollica con passione e coraggio. Fu un ex pescatore, il quale dedicò la sua vita alla tutela del mare e del paesaggio. Sotto la sua guida, Pollica divenne simbolo di sviluppo sostenibile e qualità della vita. A distanza di 15 anni dalla sua scomparsa la sua memoria e il suo impegno sono rimasti vivi. Tra le varie iniziative vi è quella creata dai figli: la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore per portare avanti i suoi ideali e il suo impegno nei confronti dell’ambiente. Infine, per onorare la sua memoria, oggi in tutta Italia si pianta un albero per continuare la sua battaglia.

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Costruire rampe con i mattoncini Lego per aiutare le persone con disabilità


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Si chiama Rita Ebel e in Germania e stata soprannominata la "Nonna Lego”. A 87 anni ha deciso di trasformare la sua città, unendo creatività e impegno solidale. Grazie a blocchi di Lego donati dalla comunità ha iniziato a costruire rampe Lego per sedie a rotelle in Germania. Un’iniziativa mirata all’accessibilità, dando la possibilità alle persone su sedie a rotelle di poter accedere agli edifici in estrema comodità e sicurezza. L’iniziativa è partita un anno fa e oggi decine di negozi locali stanno aderendo a questa iniziativa solidale.

Si chiama Rita Ebel e in Germania e stata soprannominata la "Nonna Lego”. A 87 anni ha deciso di trasformare la sua città, unendo creatività e impegno solidale. Grazie a blocchi di Lego donati dalla comunità ha iniziato a costruire rampe Lego per sedie a rotelle in Germania. Un’iniziativa mirata all’accessibilità, dando la possibilità alle persone su sedie a rotelle di poter accedere agli edifici in estrema comodità e sicurezza. L’iniziativa è partita un anno fa e oggi decine di negozi locali stanno aderendo a questa iniziativa solidale.

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In Svezia le galline non vivranno più in gabbia


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La Svezia è diventata il primo Paese al mondo in cui non esistono più allevamenti di galline che producono uova in gabbia: Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie all'impegno collettivo di consumatori, aziende e associazioni, ma soprattuto senza l’uso di leggi specifiche per imporre il divieto. Un impegno collettivo partito nel 2008, con più di 85 realtà del settore alimentare che si sono impegnate a non usare più uova provenienti da galline allevate in gabbia. Un percorso che ha portato alla creazione di un mercato "cage-free”. Tale mercato ha potuto salvare oltre 17 milioni di galline che vivano in condizioni estreme.

La Svezia è diventata il primo Paese al mondo in cui non esistono più allevamenti di galline che producono uova in gabbia: Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie all'impegno collettivo di consumatori, aziende e associazioni, ma soprattuto senza l’uso di leggi specifiche per imporre il divieto. Un impegno collettivo partito nel 2008, con più di 85 realtà del settore alimentare che si sono impegnate a non usare più uova provenienti da galline allevate in gabbia. Un percorso che ha portato alla creazione di un mercato "cage-free”. Tale mercato ha potuto salvare oltre 17 milioni di galline che vivano in condizioni estreme.

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“Facciamo Goal alla Disabilità”


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Il progetto “Facciamo Goal alla Disabilità” nasce nel 2011 con lo scopo di far giocare insieme ragazzi disabili e non, grazie all’aiuto di tecnici specializzati, come psicologi e allenatori, e un percorso didattico-sportivo studiato appositamente per loro. Negli anni il progetto è continuato a crescere e ha coinvolgere più persone, fono a raggiungere un traguardo storico: o scorso anno, a Tirrenia (Pisa), la squadra ha conquistato un prestigioso secondo posto, cedendo solo in finale al Torino. Un traguardo che ha dato orgoglio ai ragazzi, alle famiglie e a tutto lo staff. Attualmente all’interno della squadra vi sono 18 atleti, ma durante la presentazione, il mister ha posto un obiettivo importante che va oltre il rettangolo di gioco: coinvolgere più persone, così da poter creare un miglior contesto di inclusione dove ragazzi e genitori possano sentirsi parte di una comunità.

Il progetto “Facciamo Goal alla Disabilità” nasce nel 2011 con lo scopo di far giocare insieme ragazzi disabili e non, grazie all’aiuto di tecnici specializzati, come psicologi e allenatori, e un percorso didattico-sportivo studiato appositamente per loro. Negli anni il progetto è continuato a crescere e ha coinvolgere più persone, fono a raggiungere un traguardo storico: o scorso anno, a Tirrenia (Pisa), la squadra ha conquistato un prestigioso secondo posto, cedendo solo in finale al Torino. Un traguardo che ha dato orgoglio ai ragazzi, alle famiglie e a tutto lo staff. Attualmente all’interno della squadra vi sono 18 atleti, ma durante la presentazione, il mister ha posto un obiettivo importante che va oltre il rettangolo di gioco: coinvolgere più persone, così da poter creare un miglior contesto di inclusione dove ragazzi e genitori possano sentirsi parte di una comunità.

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Le lunch box del Giubileo dei Giovani vengono donate ai più bisognosi


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Da Tor Vergata un gesto concreto contro la cultura dello scarto. Dopo il Giubileo dei Giovani, grazie all’impegno del Dicastero per l’Evangelizzazione, i prodotti alimentari dei lunch box, non utilizzati durante gli eventi a Tor Vergata, stanno diventando un segno di solidarietà verso i più bisognosi. Il cibo è già stato consegnato ai volontari della Caritas diocesana di Roma, che sono all’opera in questi giorni per distribuire panini e tramezzini freschi attraverso gli Empori della Solidarietà, nelle mense della Comunità di Sant’Egidio, alle suore di Madre Teresa e a diverse altri enti e associazioni solidali. Nelle prossime settimane verranno consegnati anche gli alimenti a lunga conservazione, come scatolame, merendine, succhi di frutta, per sostenere le famiglie più fragili. Anche le colazioni non ritirate saranno consegnate a parrocchie e case famiglia della diocesi.

Da Tor Vergata un gesto concreto contro la cultura dello scarto. Dopo il Giubileo dei Giovani, grazie all’impegno del Dicastero per l’Evangelizzazione, i prodotti alimentari dei lunch box, non utilizzati durante gli eventi a Tor Vergata, stanno diventando un segno di solidarietà verso i più bisognosi. Il cibo è già stato consegnato ai volontari della Caritas diocesana di Roma, che sono all’opera in questi giorni per distribuire panini e tramezzini freschi attraverso gli Empori della Solidarietà, nelle mense della Comunità di Sant’Egidio, alle suore di Madre Teresa e a diverse altri enti e associazioni solidali. Nelle prossime settimane verranno consegnati anche gli alimenti a lunga conservazione, come scatolame, merendine, succhi di frutta, per sostenere le famiglie più fragili. Anche le colazioni non ritirate saranno consegnate a parrocchie e case famiglia della diocesi.

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Da Autobus dismessi a docce per i senza tetto


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Il progetto Lava Mae nasce nel 2014 a San Francisco da un’idea di Doniece Sandoval e ha come obiettivo fornire un servizio di igiene personale essenziale alle persone più vulnerabili della città. Come? Convertendo degli autobus dismessi in "bagni mobili" con cabine doccia e servizi igienico-sanitari: ogni autobus al suo interno ha due docce, dei cui una accessibile in sedie a rotelle, e due bagni. Il progetto negli anni ha ricevuto molti consensi e finanziamento per poter far diventare il progetto ancor più ambizioso: il progetto oggi prende il nome di “Pop-Up Care Villages”. Quest’ultimo è un insieme di progetti innovativi che trasformano spazi pubblici sottoutilizzati in villaggi temporanei di servizi civici e di assistenza, offrendo risorse e supporto alle comunità meno favorite e promuovendo l'interazione sociale.

Il progetto Lava Mae nasce nel 2014 a San Francisco da un’idea di Doniece Sandoval e ha come obiettivo fornire un servizio di igiene personale essenziale alle persone più vulnerabili della città. Come? Convertendo degli autobus dismessi in "bagni mobili" con cabine doccia e servizi igienico-sanitari: ogni autobus al suo interno ha due docce, dei cui una accessibile in sedie a rotelle, e due bagni. Il progetto negli anni ha ricevuto molti consensi e finanziamento per poter far diventare il progetto ancor più ambizioso: il progetto oggi prende il nome di “Pop-Up Care Villages”. Quest’ultimo è un insieme di progetti innovativi che trasformano spazi pubblici sottoutilizzati in villaggi temporanei di servizi civici e di assistenza, offrendo risorse e supporto alle comunità meno favorite e promuovendo l'interazione sociale.

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NO agli spettacoli, Si al benessere degli animali!


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Il Messico ha approvato una legge che vieta l'uso di mammiferi marini, come delfini e balene, negli spettacoli di intrattenimento e attività a scopo di lucro, introducendo la "Ley Mincho". La legge impone la chiusura dei delfinari e il trasferimento degli animali in santuari marini entro 18 mesi, consentendo solo attività di conservazione e ricerca scientifica. Più nel dettaglio: saranno consentite solo le attività di conservazione, ricerca scientifica e programmi di riproduzione legati al ripristino delle popolazioni selvatiche. La legge mira a proteggere i mammiferi marini dalla cattività e dallo sfruttamento commerciale, promuovendo una convivenza più sostenibile tra esseri umani e animali.

Il Messico ha approvato una legge che vieta l'uso di mammiferi marini, come delfini e balene, negli spettacoli di intrattenimento e attività a scopo di lucro, introducendo la "Ley Mincho". La legge impone la chiusura dei delfinari e il trasferimento degli animali in santuari marini entro 18 mesi, consentendo solo attività di conservazione e ricerca scientifica. Più nel dettaglio: saranno consentite solo le attività di conservazione, ricerca scientifica e programmi di riproduzione legati al ripristino delle popolazioni selvatiche. La legge mira a proteggere i mammiferi marini dalla cattività e dallo sfruttamento commerciale, promuovendo una convivenza più sostenibile tra esseri umani e animali.

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Gillbert, il pesce robot che ripulisce gli oceani


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Gilbert è un robot a forma di pesce, creato per affrontare il problema dell'inquinamento da microplastiche negli oceani, laghi e fiumi. Il pesce robot è stato realizzato grazia ad una stampante 3D all'Università del Surrey e ha vinto il "Natural Robotics Contest". Il robot ha una forma simile a un salmone e utilizza le branchie laterali per filtrare l'acqua, trattenendo le microplastiche al suo interno. Ciò che differenzia Gilbert da altre invenzioni tecnologiche per contrastare l’inquinamento è la sua accessibilità. Il progetto, concepito in modo “open-source”, può essere replicato da chiunque disponga di una stampante 3D e di competenze di base in elettronica. Ciò apre la strada a una futura rete di pesci robotici cooperanti, capaci di raccogliere microplastiche e allo stesso tempo fornire dati ambientali, diventando un esempio virtuoso di robotica ambientale sostenibile.

Gilbert è un robot a forma di pesce, creato per affrontare il problema dell'inquinamento da microplastiche negli oceani, laghi e fiumi. Il pesce robot è stato realizzato grazia ad una stampante 3D all'Università del Surrey e ha vinto il "Natural Robotics Contest". Il robot ha una forma simile a un salmone e utilizza le branchie laterali per filtrare l'acqua, trattenendo le microplastiche al suo interno. Ciò che differenzia Gilbert da altre invenzioni tecnologiche per contrastare l’inquinamento è la sua accessibilità. Il progetto, concepito in modo “open-source”, può essere replicato da chiunque disponga di una stampante 3D e di competenze di base in elettronica. Ciò apre la strada a una futura rete di pesci robotici cooperanti, capaci di raccogliere microplastiche e allo stesso tempo fornire dati ambientali, diventando un esempio virtuoso di robotica ambientale sostenibile.

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In Nuova Zelanda un habitat migliore grazie al progetto di rewilding


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La Nuova Zelanda ha avviato il progetto di rewilding di 3 isole subantartiche affinché diventino rifugi sicuri per la fauna selvatica autoctona come il kiwi bruno di Tokoeka e l'albatro delle isole Chatham, specie che non si trovano in nessun'altra parte del mondo. Il Dipartimento per la Conservazione e il Chatham Islands Landscape Restoration Trust hanno aderito all'Island-Ocean Connection Challenge (IOCC) per potenziare gli sforzi di conservazione sulle isole subantartiche di Maukahuka/Auckland, Rakiura/Stewart e Chatham. Il governo neozelandese, Ngāi Tahu, Moriori, Ngāti Mutanga o Wharekauri e i partner della comunità hanno unito le forze per attuare questo progetto di riqualificazione, che proteggerà la fauna selvatica minacciata e ripristinerà gli ecosistemi insulari, migliorandone la resilienza agli effetti dei cambiamenti climatici. L'IOCC, guidato da Island Conservation, Rewild e Scripps Institution of Oceanography, mira a ripristinare almeno 40 ecosistemi oceanici insulari in tutto il mondo entro il 2030.

La Nuova Zelanda ha avviato il progetto di rewilding di 3 isole subantartiche affinché diventino rifugi sicuri per la fauna selvatica autoctona come il kiwi bruno di Tokoeka e l'albatro delle isole Chatham, specie che non si trovano in nessun'altra parte del mondo. Il Dipartimento per la Conservazione e il Chatham Islands Landscape Restoration Trust hanno aderito all'Island-Ocean Connection Challenge (IOCC) per potenziare gli sforzi di conservazione sulle isole subantartiche di Maukahuka/Auckland, Rakiura/Stewart e Chatham. Il governo neozelandese, Ngāi Tahu, Moriori, Ngāti Mutanga o Wharekauri e i partner della comunità hanno unito le forze per attuare questo progetto di riqualificazione, che proteggerà la fauna selvatica minacciata e ripristinerà gli ecosistemi insulari, migliorandone la resilienza agli effetti dei cambiamenti climatici. L'IOCC, guidato da Island Conservation, Rewild e Scripps Institution of Oceanography, mira a ripristinare almeno 40 ecosistemi oceanici insulari in tutto il mondo entro il 2030.

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Piantare 1 milione di alberi in un solo giorno


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La campagna “One Million Trees” si inserisce nel più ampio National Greening Programme, attraverso cui il governo si impegna a piantare 10 milioni di alberi entro il 2026. Il piano prevede una ripartizione equilibrata: il 60% saranno alberi da frutto, in grado di contribuire alla sicurezza alimentare, e il 40% specie autoctone, fondamentali per la conservazione degli ecosistemi. “One Million Trees" non è solo una grande sfida che guarda alla crisi climatica, ma una grande giornata di inclusone: cittadini, istituzioni, imprese, scuole, ONG e comunità religiose sono chiamati a partecipare e a a collaborare nella piantumazione degli alberi. Infatti, in data odierna è anche la ricorrenza dell’Heritage Day, per celebra la diversità culturale e l’identità del Sudafrica. La campagna è stata lanciata dalla viceministra dell'Ambiente, Bernice Swarts.

La campagna “One Million Trees” si inserisce nel più ampio National Greening Programme, attraverso cui il governo si impegna a piantare 10 milioni di alberi entro il 2026. Il piano prevede una ripartizione equilibrata: il 60% saranno alberi da frutto, in grado di contribuire alla sicurezza alimentare, e il 40% specie autoctone, fondamentali per la conservazione degli ecosistemi. “One Million Trees" non è solo una grande sfida che guarda alla crisi climatica, ma una grande giornata di inclusone: cittadini, istituzioni, imprese, scuole, ONG e comunità religiose sono chiamati a partecipare e a a collaborare nella piantumazione degli alberi. Infatti, in data odierna è anche la ricorrenza dell’Heritage Day, per celebra la diversità culturale e l’identità del Sudafrica. La campagna è stata lanciata dalla viceministra dell'Ambiente, Bernice Swarts.

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La tecnologia al servizio dell’ambiente


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Si chiamano DJI FlyCart 30 e sono dei droni capaci di volari ad alte quote e capaci di trasportare carichi fino a 40 Kg. La Startup locale “Airlift Technology” ha avuto l’idea di sfruttare queste innovazioni tecnologiche per dare il via a questa iniziativa, dando così una mano significativa al governo del Nepal nella tutela ambientale dell'Himalaya. Il progetto non si limita solamente alla rimozioni di rifiuti lasciati sull’Everest dagli escursionisti, ma permette di ridurre drasticamente anche l’inquinamento atmosferico: l'uso dei droni contribuisce a ridurre la necessità degli elicotteri, che sono più costosi, rumorosi e ovviamente hanno un maggiore impatto ambientale.

Si chiamano DJI FlyCart 30 e sono dei droni capaci di volari ad alte quote e capaci di trasportare carichi fino a 40 Kg. La Startup locale “Airlift Technology” ha avuto l’idea di sfruttare queste innovazioni tecnologiche per dare il via a questa iniziativa, dando così una mano significativa al governo del Nepal nella tutela ambientale dell'Himalaya. Il progetto non si limita solamente alla rimozioni di rifiuti lasciati sull’Everest dagli escursionisti, ma permette di ridurre drasticamente anche l’inquinamento atmosferico: l'uso dei droni contribuisce a ridurre la necessità degli elicotteri, che sono più costosi, rumorosi e ovviamente hanno un maggiore impatto ambientale.

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Tende vegetali per diminuire l’inquinamento nelle città


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Questo sistema di piante vive sono solitamente coltivate con tecnica idroponica e successivamente montate su una struttura portante in punti delle città dove non possono essere piantati degli alberi. Una tecnica che può aiutare nella lotta all’inquinamento nelle grandi città offrendo nuove soluzioni di climatizzazione naturale, migliorare la qualità dell’aria, ma soprattutto offe un contributo importante nel contrastare il fenomeno delle isole di calore.

Questo sistema di piante vive sono solitamente coltivate con tecnica idroponica e successivamente montate su una struttura portante in punti delle città dove non possono essere piantati degli alberi. Una tecnica che può aiutare nella lotta all’inquinamento nelle grandi città offrendo nuove soluzioni di climatizzazione naturale, migliorare la qualità dell’aria, ma soprattutto offe un contributo importante nel contrastare il fenomeno delle isole di calore.

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Giornata internazionale dell'amicizia


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Il 30 Luglio ricorre la Giornata internazionale dell'amicizia, proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite attraverso la risoluzione A/RES/65/275[1] nel 2011. Un richiamo agli scopi ed agli obiettivi della Dichiarazione e del Programma d'azione su una cultura della pace. La Giornata celebra l'amicizia tra popoli, paesi, culture e individui, con l'idea che possa ispirare gli sforzi di pace e offrire l'opportunità di costruire ponti tra le comunità. L'Assemblea Generale nel documento riconosce l'importanza dell'amicizia come "sentimento nobile e prezioso nella vita degli esseri umani in tutto il mondo". Convinti dell'importanza di coinvolgere i giovani e futuri leader nelle attività della comunità volte a includere il rispetto per le diverse culture, la comprensione internazionale, il rispetto della diversità e una cultura della pace

Il 30 Luglio ricorre la Giornata internazionale dell'amicizia, proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite attraverso la risoluzione A/RES/65/275[1] nel 2011. Un richiamo agli scopi ed agli obiettivi della Dichiarazione e del Programma d'azione su una cultura della pace. La Giornata celebra l'amicizia tra popoli, paesi, culture e individui, con l'idea che possa ispirare gli sforzi di pace e offrire l'opportunità di costruire ponti tra le comunità. L'Assemblea Generale nel documento riconosce l'importanza dell'amicizia come "sentimento nobile e prezioso nella vita degli esseri umani in tutto il mondo". Convinti dell'importanza di coinvolgere i giovani e futuri leader nelle attività della comunità volte a includere il rispetto per le diverse culture, la comprensione internazionale, il rispetto della diversità e una cultura della pace

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Plastoline, la macchina che converte la plastica in carburante


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Plastoline è un’invenzione di Julian Brown, un reattore che utilizza la pirolisi a microonde per convertire la plastica in combustibili come benzina, gasolio e carburante per aerei. La tecnologia riscalda la plastica in assenza di ossigeno, scomponendola in carburante utilizzabile. Per poter funzionare il reattore, necessita dell’utilizzo di pannelli solari. Tale processo può creare comunque carbonio, ma livelli molto più bassi. Un approccio che punta alla riduzione dell’impatto ambientale dei rifiuti di plastica

Plastoline è un’invenzione di Julian Brown, un reattore che utilizza la pirolisi a microonde per convertire la plastica in combustibili come benzina, gasolio e carburante per aerei. La tecnologia riscalda la plastica in assenza di ossigeno, scomponendola in carburante utilizzabile. Per poter funzionare il reattore, necessita dell’utilizzo di pannelli solari. Tale processo può creare comunque carbonio, ma livelli molto più bassi. Un approccio che punta alla riduzione dell’impatto ambientale dei rifiuti di plastica

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Sfruttare il rumore del traffico per ridurre i consumi energetici dei lampioni


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A Bologna Massimo Rebernig, CEO e co-fondatore di Trailslight,con la sua startup ha inventato un piccolo dispositivo da mettere al lampione, trasformando così quest’ultimo in un vero e proprio orecchio che Sto arrivando! Ascoltare i rumerori del traffico. Così facendo, può regolare l’intesità della luce a seconda dell’intensità del rumore. L’innovazione tecnologica è già in fase di sperimentazione per le strade di Bologna, portando già ad un abbattimento dei consumi del 65%.

A Bologna Massimo Rebernig, CEO e co-fondatore di Trailslight,con la sua startup ha inventato un piccolo dispositivo da mettere al lampione, trasformando così quest’ultimo in un vero e proprio orecchio che Sto arrivando! Ascoltare i rumerori del traffico. Così facendo, può regolare l’intesità della luce a seconda dell’intensità del rumore. L’innovazione tecnologica è già in fase di sperimentazione per le strade di Bologna, portando già ad un abbattimento dei consumi del 65%.

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Grazie ad una specie di funghi i pannolini diventano riciclabili!


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Si stima che nel percorso di crescita di un bambino, dalla nascita fino a quando non impara ad usare il WC, vengono consumati fino a 6000 pannolini. Un numero elemento che porta un ingente smaltimento senza poter essere riciclati. Grazie alla Start Up americana Hiro, è stato scoperta una specie di fungo che permette di riciclare il pannolino, trasformando il rifiuto in bio massa. Come? La specie di funghi permette di secernere potentissimi enzimi extracellulari che agiscono come delle “forbici” molecolari, i lunghi legami polimerici della plastica vengono trasformati in composti più semplici e biodegradabili che vengono assimilati dai funghi come fonte di carbonio.

Si stima che nel percorso di crescita di un bambino, dalla nascita fino a quando non impara ad usare il WC, vengono consumati fino a 6000 pannolini. Un numero elemento che porta un ingente smaltimento senza poter essere riciclati. Grazie alla Start Up americana Hiro, è stato scoperta una specie di fungo che permette di riciclare il pannolino, trasformando il rifiuto in bio massa. Come? La specie di funghi permette di secernere potentissimi enzimi extracellulari che agiscono come delle “forbici” molecolari, i lunghi legami polimerici della plastica vengono trasformati in composti più semplici e biodegradabili che vengono assimilati dai funghi come fonte di carbonio.

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Una lunghissima corsa per beneficenza


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Dalla Finlandia fino a Firenze, questo è il percorso scelto da Matteo Bucci, ventiquattrenne di San Mauro a Signa, che ha come obiettivo di beneficenza quello di raccogliere 10mila euro per “Pane Quotidiano Firenze”. Ancor più importante è quello di ispirare chiunque voglia realizzare i propri sogni, un passo alla volta. Una grande impresa che avrà la durata di 50 giorni, per un totale di 3200 km: corrisponde a ben 75 maratone. L’arrivo sarà previsto e fine Settembre sotto la Cupola del Brunelleschi.

Dalla Finlandia fino a Firenze, questo è il percorso scelto da Matteo Bucci, ventiquattrenne di San Mauro a Signa, che ha come obiettivo di beneficenza quello di raccogliere 10mila euro per “Pane Quotidiano Firenze”. Ancor più importante è quello di ispirare chiunque voglia realizzare i propri sogni, un passo alla volta. Una grande impresa che avrà la durata di 50 giorni, per un totale di 3200 km: corrisponde a ben 75 maratone. L’arrivo sarà previsto e fine Settembre sotto la Cupola del Brunelleschi.

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In Grecia verrano realizzati due nuovi Parchi Nazionali Marini


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Grazie alla nascita dei due nuovi Parchi Nazionali Marini continua l’obiettivo della Grecia di proteggere il 30% delle sue acque territoriali entro il 2030: le nuove aree copriranno più di 27.500 km2. Oltre a ciò il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, ha annunciato che sarà assolutamente vietato pescare nelle aree marine protetto, facendo così diventare la Grecia il primo paese europea a imporre tale divieto.

Grazie alla nascita dei due nuovi Parchi Nazionali Marini continua l’obiettivo della Grecia di proteggere il 30% delle sue acque territoriali entro il 2030: le nuove aree copriranno più di 27.500 km2. Oltre a ciò il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, ha annunciato che sarà assolutamente vietato pescare nelle aree marine protetto, facendo così diventare la Grecia il primo paese europea a imporre tale divieto.

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In bici da Barcellona alla Liguria per sostenere il progetto “Operazione Mato Grosso”


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È proprio dai suoi canali social che Guglielmo de Carlo ha annunciato questa sfida per sostenere il progetto “Operazione Mato Grosso”. “Mi chiamo Guglielmo (@guglielmodecarlo), ho 24 anni, sono ligure come il pesto, pochi giorni fa ho finito il mio master a Barcellona e a settembre ne inizierò un secondo in Svizzera. Ma nel frattempo? Nel frattempo pedalo!
Ho deciso di non comprare un biglietto aereo per tornare in Italia, ma di pedalare i 1100+km che mi separano dalla mia amata Liguria.
La fregatura è che io su una bici da strada non ci sono mai salito, che peso 100kg e che ho più il fisico di un lanciatore del peso che quello di un ciclista.
Perché? Per questa domanda non ho una chiara risposta, ma il punto è che voglio vivere in un mondo in cui i viaggi non corrispondono a destinazioni, ma piuttosto a tutto ciò che ci sta in mezzo, a salite, discese, albe, tramonti, chiacchierate inaspettate e strette di mani che non si stringeranno di nuovo.
In questo viaggio in solitaria non sarò da solo. Sarò con tutte le persone che mi hanno supportato, gli amici che mi hanno rassicurato, i conoscenti-ciclisti che mi hanno suggerito e, soprattutto, con Luigi Persegona, grande appassionato di giovani e di ciclismo che con l’impresa Tre Colli ha reso questa avventura possibile. Quindi in occasione di questa avventura voglio aiutare persone che di salite, discese e strette di mano hanno fatto la propria vocazione. L’Operazione Mato Grosso è un movimento di volontariato che coinvolge i giovani anche del mio territorio per aiutare i più poveri, sia con attività in Italia che con missioni in America Latina concentrandosi in particolare sull’offrire un’istruzione ai bambini ed i ragazzi che non possono accedervi.
Io al Mato Grosso sono personalmente affezionato per via della mia sorellina Iaia, che grazie a Serena e Daniele (responsabili del Mato Grosso nel Tigullio) ne è una volontaria da anni. In questo momento Serena, Daniele, Iaia e tantissimi altri ragazzi stanno cercando di realizzare il sogno di ristrutturare un edificio a Lavagna, circondato da orti che i volontari coltivano a scopo benefico e che sarà utilizzato per ospitare volontari e supportare attività che riuniranno ragazzi provenienti da tutta Italia.
I fondi che raccoglierò in occasione della mia scampagnata in bicicletta andranno direttamente all’Operazione Mato Grosso e saranno impiegati per la ristrutturazione dell’edificio. Grazie a Luigi e a tutti quelli che vorranno partecipare con qualsiasi contributo (ricordando che tutto, anche poco, fa brodo).”

È proprio dai suoi canali social che Guglielmo de Carlo ha annunciato questa sfida per sostenere il progetto “Operazione Mato Grosso”. “Mi chiamo Guglielmo (@guglielmodecarlo), ho 24 anni, sono ligure come il pesto, pochi giorni fa ho finito il mio master a Barcellona e a settembre ne inizierò un secondo in Svizzera. Ma nel frattempo? Nel frattempo pedalo!
Ho deciso di non comprare un biglietto aereo per tornare in Italia, ma di pedalare i 1100+km che mi separano dalla mia amata Liguria.
La fregatura è che io su una bici da strada non ci sono mai salito, che peso 100kg e che ho più il fisico di un lanciatore del peso che quello di un ciclista.
Perché? Per questa domanda non ho una chiara risposta, ma il punto è che voglio vivere in un mondo in cui i viaggi non corrispondono a destinazioni, ma piuttosto a tutto ciò che ci sta in mezzo, a salite, discese, albe, tramonti, chiacchierate inaspettate e strette di mani che non si stringeranno di nuovo.
In questo viaggio in solitaria non sarò da solo. Sarò con tutte le persone che mi hanno supportato, gli amici che mi hanno rassicurato, i conoscenti-ciclisti che mi hanno suggerito e, soprattutto, con Luigi Persegona, grande appassionato di giovani e di ciclismo che con l’impresa Tre Colli ha reso questa avventura possibile. Quindi in occasione di questa avventura voglio aiutare persone che di salite, discese e strette di mano hanno fatto la propria vocazione. L’Operazione Mato Grosso è un movimento di volontariato che coinvolge i giovani anche del mio territorio per aiutare i più poveri, sia con attività in Italia che con missioni in America Latina concentrandosi in particolare sull’offrire un’istruzione ai bambini ed i ragazzi che non possono accedervi.
Io al Mato Grosso sono personalmente affezionato per via della mia sorellina Iaia, che grazie a Serena e Daniele (responsabili del Mato Grosso nel Tigullio) ne è una volontaria da anni. In questo momento Serena, Daniele, Iaia e tantissimi altri ragazzi stanno cercando di realizzare il sogno di ristrutturare un edificio a Lavagna, circondato da orti che i volontari coltivano a scopo benefico e che sarà utilizzato per ospitare volontari e supportare attività che riuniranno ragazzi provenienti da tutta Italia.
I fondi che raccoglierò in occasione della mia scampagnata in bicicletta andranno direttamente all’Operazione Mato Grosso e saranno impiegati per la ristrutturazione dell’edificio. Grazie a Luigi e a tutti quelli che vorranno partecipare con qualsiasi contributo (ricordando che tutto, anche poco, fa brodo).”

Dillo a Plaple

Cultura e arte come strumenti di inclusione sociale e benessere psicosociale


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“L’Officina dei Talenti“ è un progetto permanente che ha come obiettivo l’ex Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli in un laboratorio di creatività e inclusione, utilizzando il teatro e le arti performative come strumenti di espressione e crescita personale. Il progetto mira a coinvolge una vasta comunità, come gli operatori sanitari, i pazienti, i familiari, le scuole, i cittadini, e tutte le categorie di compagnie teatrali amatoriali e artisti professionisti. Insieme, creano spazi di espressione condivisa e crescita personale, rafforzando le reti territoriali e promuovendo il benessere collettivo. Proprio a riguardo degli artisti, è testimonial dell’iniziativa il cantate Geolier, che ha presenziato all’inaugurazione ha donato alla struttura e ai ragazzi alcuni strumenti musicali, mettendo a disposizione anche un insegnante professionista per guidarli nella formazione.

“L’Officina dei Talenti“ è un progetto permanente che ha come obiettivo l’ex Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli in un laboratorio di creatività e inclusione, utilizzando il teatro e le arti performative come strumenti di espressione e crescita personale. Il progetto mira a coinvolge una vasta comunità, come gli operatori sanitari, i pazienti, i familiari, le scuole, i cittadini, e tutte le categorie di compagnie teatrali amatoriali e artisti professionisti. Insieme, creano spazi di espressione condivisa e crescita personale, rafforzando le reti territoriali e promuovendo il benessere collettivo. Proprio a riguardo degli artisti, è testimonial dell’iniziativa il cantate Geolier, che ha presenziato all’inaugurazione ha donato alla struttura e ai ragazzi alcuni strumenti musicali, mettendo a disposizione anche un insegnante professionista per guidarli nella formazione.

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“Il ristorante degli ordini sbagliati”


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Quante volte vi è capitato di essere ad un ristorante e vi hanno sbagliato un’ordinazione. Non siamo tutti uguali e c’è chi reagisce più gentilmente a degli errori e chi no. In Giappone vi è un ristorante che è partito da questa idea. Si chiama “Il ristorante degli ordini sbagliati” e i dipendenti del posto sono persone anziane affette da demenza. Proprio da loro, parte il messaggio di questo progetto: gli errori possono capitare, ma possono essere anche un’occasione per esercitare empatia, pazienza e accettazione. Non si ferma a ciò. Il progetto mira anche a far passare il messaggio che bisogna sapere vedere il valore che si cela dietro le imperfezioni soprattutto riscoprire la bellezza dietro a dei gesti semplici, ma mai scontati.

Quante volte vi è capitato di essere ad un ristorante e vi hanno sbagliato un’ordinazione. Non siamo tutti uguali e c’è chi reagisce più gentilmente a degli errori e chi no. In Giappone vi è un ristorante che è partito da questa idea. Si chiama “Il ristorante degli ordini sbagliati” e i dipendenti del posto sono persone anziane affette da demenza. Proprio da loro, parte il messaggio di questo progetto: gli errori possono capitare, ma possono essere anche un’occasione per esercitare empatia, pazienza e accettazione. Non si ferma a ciò. Il progetto mira anche a far passare il messaggio che bisogna sapere vedere il valore che si cela dietro le imperfezioni soprattutto riscoprire la bellezza dietro a dei gesti semplici, ma mai scontati.

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Trasformare una lavagna in un pc con il solo uso del gesso


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In mancanza di determinate attrezzature esiste una soluzione a qualsiasi problema? A questa domanda può rispondere l’insegnante Richard Appiah Akoto. Inn Ghana, per le sue lezioni di informatica, in assenza di computer, pur di non lasciar indietro i suoi studenti con gli studi ha usato il più tradizionale e artigianale dei metodi: gesso alla mano e una lavagna per spiegare e far conoscere l’intera interfaccia di Microsoft Word. Un atto spontaneo per l’insegnante che racchiude la sua dedizione al lavoro, il quale ha aperto le porte del futuro a un’intera classe. Infatti, il suo metodo di insegnamento è stato notato da Microsoft, che lo ha invitato a Singapore per un evento educativo internazionale: il suo primo viaggio fuori dal Ghana. Lì ha raccontato la sua storia a centinaia di insegnanti da tutto il mondo. Inoltre ha ricevendo in strumenti adeguati per facilitare il suo insegnamento ai suoi ragazzi. Un singolo atto di dedizione ha aperto le porte del futuro a un’intera classe.

In mancanza di determinate attrezzature esiste una soluzione a qualsiasi problema? A questa domanda può rispondere l’insegnante Richard Appiah Akoto. Inn Ghana, per le sue lezioni di informatica, in assenza di computer, pur di non lasciar indietro i suoi studenti con gli studi ha usato il più tradizionale e artigianale dei metodi: gesso alla mano e una lavagna per spiegare e far conoscere l’intera interfaccia di Microsoft Word. Un atto spontaneo per l’insegnante che racchiude la sua dedizione al lavoro, il quale ha aperto le porte del futuro a un’intera classe. Infatti, il suo metodo di insegnamento è stato notato da Microsoft, che lo ha invitato a Singapore per un evento educativo internazionale: il suo primo viaggio fuori dal Ghana. Lì ha raccontato la sua storia a centinaia di insegnanti da tutto il mondo. Inoltre ha ricevendo in strumenti adeguati per facilitare il suo insegnamento ai suoi ragazzi. Un singolo atto di dedizione ha aperto le porte del futuro a un’intera classe.

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